TE DEUM: Cinque spettacoli incantano il pubblico

Bettina M. Bene ha composto un TE DEUM unico nel suo genere e lo ha portato in tournée nel sud-ovest della Germania tra ottobre 2024 e maggio del 2025. Ecco una recensione delle esecuzioni.

Il TE DEUM, un inno del IV secolo, è stato messo in musica molte volte nel corso degli anni. La compositrice Bettina M. Bene lo ha ricreato ancora una volta: con le parole di Romano Guardini degli anni ’50 per solisti, coro a tre voci, banda e strumenti solisti come flauto, clarinetto e sassofono. Il risultato è una miscela molto speciale e unica di tradizione e modernità, che un pubblico interessato ha potuto sperimentare a Eppelheim, Hirschberg-Großsachsen, Ladenburg, Lobbach-Lobenfeld e Mannheim-Seckenheim.

È sempre emozionante il modo in cui la musica sottolinea le antiche parole dei due padri della Chiesa, Agostino e Ambrogio nella traduzione di Romano Guardini e come la ripetizione di singole parole e frasi ne faccia emergere il profondo significato.

Il coro ed i solisti hanno impressionato fin dalla prima esecuzione con la loro interpretazione simultaneamente potente, poi contenuta e sensibile e anche dignitosa del TE DEUM. Tutto questo è stato realizzato in collaborazione con gli strumentisti, che non hanno potuto essere tutti presenti a ogni esecuzione, per cui si sono verificati uno o due cambiamenti. Questo portava sempre nuovi effetti all’insieme: una libertà per i singoli artisti che la compositrice Bettina M. Bene non solo concedeva loro volentieri, ma che suscitava anche, rendendo ogni esecuzione un’esperienza nuova.

Barbara Hetzel ha attraversato l’arco dalla tradizione alla modernità con i suoi testi meditativi appositamente scritti, che hanno reso vivo il messaggio del TE DEUM e hanno dato nuovi impulsi per la propria vita.

Le diverse sale della chiesa, dove si sono esibiti, avevano ognuna un carattere e una bellezza unici, sottolineati dalle illuminazioni artistiche che facevano sì che la musica si illuminasse ogni volta di un nuovo colore.

Non solo le orecchie e gli occhi sono stati deliziati; nell’ultima esibizione, si poteva percepire il delicato profumo dei bastoncini d’incenso, che portavano il ringraziamento a Dio fino al cielo.

Dopo aver assistito a cinque rappresentazioni, ci si può guardare indietro e rendersi conto che non ci si stanca mai di riascoltare gli stessi testi e la stessa musica, perché ogni volta un passaggio diverso tocca il cuore e fa percepire l’intera esperienza come nuova.                                   

L’opera di Bettina M. Bene è un pezzo che ha attratto e ispirato molte persone di ogni estrazione sociale con la sua diversità musicale, le sue profonde parole secolari, i testi moderni e meditativi di Barbara Hetzel e i suoi elementi sensoriali stimolanti.

Dopo il TE DEUM, gli esecutori hanno presentato altri pezzi moderni che la compositrice ha scritto negli ultimi anni e che fanno sperare in nuove opere complete dell’artista.

Ecco una registrazione video dell’ouverture.

Un contributo di Mari Kuschel e Barbara Seeger. Foto di Ursel Haaf.